Al secolo
Giovanni. Vescovo di
Sabina, grazie all'appoggio del partito dei Crescenzi, salì al soglio
pontificio (1045) mentre papa Benedetto IX, in seguito allo scoppio di
un'insurrezione popolare, era costretto a lasciare Roma (motivo per cui
S. viene spesso segnalato come antipapa). Al ritorno di Benedetto IX,
S. dovette lasciare Roma e riparare in Sabina. Durante il sinodo di Sutri
(1046), riunito per volere dell'imperatore Enrico III,
S. venne deposto
insieme a Benedetto IX e a Gregorio VI, a cui era stato venduto il pontificato
dallo stesso Benedetto IX. Rimosso dall'episcopato e dal sacerdozio,
S.
fu relegato in un monastero (XI sec.).